>> La Coppia che Scoppia! <<

Un amore che nasce.. o forse più d'uno.. la Terra in pericolo.. il coraggio di tre grandi principi... e di cinque combattenti...

AUTORE: Bloodylady

Genere: Romantico, Azione, Erotico

Capitoli: 11  
Rating: NC17

Note: Non per stomaci delicati, OOC
On-Line From: 21/04/05
Aggiornata il: 25/12/06
Stato: In Corso...Lascia un 

Vai al Capitolo


Cap.6
 
Un amore disperato…Scusate ma qui farò un po’ di casini col nome di Pam,perché anche se ho deciso di adottare i nomi “finti”(e me ne sono pentita!) Pam non è affatto adatto a lei..Zakuro si che spacca!!
 
Pam camminava sola per le strade del centro.Lory stava aiutando Mina a studiare filosofia occidentale e a lei non andava di stare con loro che studiavano cose che lei già conosceva.A scuola era sempre stata bravissima,era intelligente e studiosa.Sapeva molte lingue,era bella,famosa e desiderata…e allora perché quel vuoto le opprimeva lo stomaco.”Non prenderti in giro,stupida..sei troppo grande per permetterti di farlo.E da quando l’hai saputo che non fai altro che piangere in te stessa.”non era un’espressione sbagliata.,perché Pam piangeva solo in se stessa riversando nell’anima tutto il dolore e la tristezza.Aveva saputo della sua morte e il vuoto aveva preso il posto dei suoi organi vitali.”Che io sia ormai vuota dentro?”si chiedeva,senza troppo allarmismo.Lei era fatta così.Dura,pratica,razionale.Eppure c’era qualcuno che l’aveva sconvolta.Erano bastati quegli sguardi sporadici,quello sfiorarsi accidentalmente…perché lui non l’attaccava quasi mai,fin dall’inizio…poi quando negli ultimi tempi gli attacchi erano scemati,l’aveva incontrato.Erano sempre incontri brevi,senza tante parole.Sesso.Solo sesso.In fondo,nei pochi ma profondi discorsi che avevano fatto lui le ribadiva sempre il concetto. “Non cambierò idea.Voi umani siete troppo melensi..amore amicizia..oddio mio,per carità..non mi interessa…” lei lo ascoltava in silenzio mentre cominciava a baciarle la schiena tra una frase e l’altra “Tu sei diversa..in parte..ami e sei amica delle persone ma non lo fai notare in continuazione ribadendo perennemente i soliti streotipati valori umani..mi piaci Pam..mi piace il tuo corpo perfetto..pallida,candida e algida..e una fiamma di passione che brucia per me..” poi la guardava negli occhi,fisso con quello sguardo lontano e vicino insieme “Ma non è amore il mio.Ti stimo e ammiro il tuo corpo.non cambierò mai idea.”E così era stato,almeno a quanto le era sembrato.Si erano visti di nascosto per 3 mesi…certo se l’avesse detto nessuno l’avrebbe giudicata,eppure le sembrava giusto così.Poi negli ultimi tempi qualcosa era cambiato,o cominciava a farlo.La fiamma remota negli occhi gelidi di Pie le sembrava sempre più vicina.Parlavano un po’ di più..non era più solo sesso selvaggio dettato dalle reciproche attrazioni.Perché lei l’aveva voluto per quello,era colpevole quanto lui.Se ci fosse stato il tempo..forse Pam sarebbe riuscita a legarlo a lei per sempre…perché lei,provocatrice per natura aveva scatenato qualcosa che poi l’aveva del tutto coinvolta.Proprio in quel momento era nel luogo dove tutto era cominciato.Il parco..il parco con il lago.Lei veniva sempre lì per pensare e anche quel giorno vi si era recata con quell’intenzione.Appoggiata alla ringhiera cominciò a pensare..E i pensieri,inevitabilmente,la portarono al ricordo…
 
“E così è qui che una delle più forti Mew Mew viene a rilassarsi.”era una giornata d’inverno e il vento scuoteva i capelli nero-violetti della ragazza e il ciuffo argenteo del suo rivale a mezzo metro dietro di lei.Si girò in tutta tranquillità.Sapeva che la seguiva da ore.Lo guardò dritto negli occhi”Si.” Rispose semplicemente.Dopodichè lo squadrò,provocatoria.Alto,muscoloso,viso perfetto ,quasi femineo…lo desiderava con tutta se stessa.Che sbagliato e complicato non le importava nulla.Decise di averlo.”Allora,prima mi segui e poi non parli?”accavallò le gambe,sapendo di risultare più invitante.Nei suoi occhi si era accesa una piccola fiamma lontana.Fiamma di puro deisiderio.Lui sorrise impercettibilmente.Odiava il fatto di provare qualcosa per quella ragazza,l’aveva seguita solo per togliersi lo sfizio e dimostrare a se stesso di non provare nient’altro che voglia fisica.”Ebbene?” lo incalzò lei allusiva.I canini dell’alieno stavolta si videro in tutta la loro lunghezza.”Sai bene cosa voglio da te.” Si avvicinò e spudoratamente le prese una ciocca di capelli.”Sai sarò anche un alieno incapace d’amare ma credo che certe cose non cambino nemmeno da un pianeta all’altro… “le disse mentre la ciocca scivolava lenta fra le sue dita.Fu lei a sorridere.”Ti credevo molto meno diretto.”gli sussurrò nell’incavo del collo.Non aveva odore,era freddo.Era una sensazione piacevole…la stessa di quando metti il viso vicino al congelatore e respirando senti il nulla.”Lui le cinse la vita.Era calda e sapeva di melograno,un frutto che ancora esisteva su Tresia,era un frutto millenario ed erano riusciti a trasportarlo nella nave e impiantarlo.Amava la sua terra.E basta.La guardò negli occhi.”Ti sbagliavi,Zakuro.” Lo sguardo interrogativo di lei lo fece gongolare un po’.”Melograno..nella mia lingua.” “Come ,mai questo soprannome?” chiese lei curiosa.Lui la ignorò e la baciò con forza,senz’alcuna dolcezza,solo passione e foga.Si staccarono dopo non poco tempo.”Cerchiamo un posto più tranquillo…” suggerì lui.”Casa mia…”
 
 
E lì andarono..quello era il luogo dei loro incontri segreti,sul letto dalle lenzuola di raso bordeaux Pam,o Zakuro come a lui piaceva chiamarla,aveva conosciuto il sesso senza l’amore,appagante e vorticoso nel suo essere solo passione infinita.Ma poi aveva cominciato ad ammirare Pie come uomo,la sua intelligenza,la sua acutezza,la sua sottile ironia…e si era ritrovata incastrata in quella situazione senza apparente via d’uscita.Sul suo letto di raso aveva trovato la gioia frenetica della passione e la tristezza dell’amore nascosto.Mentre lui le faceva provare mille nuove versioni della follia che li aveva pervasi,mentre le assaggiava il seno con i canini affilati chiamandola “Leyhan* Zakuro” e quando sul letto dopo l’amplesso lui l’abbracciava sfinito e si lasciava cadere nel sonno più profondo,lei gioiva e piangeva.Ormai Pam era tornata nella sua casa,le lacrime agli occhi le impedivano di riconoscere i mobili raffinati e moderni,inciampò nel tappeto e cadde a terra sconvolta dai singhiozzi.Mai,mai,mai era stata così male e pianto così convulsamente.Si alzò a fatica.Di quei tre mesi e di quel germoglio d’amore stroncato era rimasto solo un piccolo laccio che Pie aveva dimenticato sul suo comodino una delle ultime volte.”Pie hai dimenticato il laccetto per capelli,l’altra volta” gli aveva detto quando dopo aver fatto l’amore per la prima volta con una traccia di tenerezza, abbracciata a lui giocava con il ciuffo di capelli sciolti davanti al suo occhio destro.”Non importa,ne ho tanti…se non ti dà fastidio vorrei che lo tenessi.” Lei scosse la testa  trattenendo a stento il perché sulle sue labbra.aveva ormai imparato che difficilmente Pie rispondeva a una domanda,doveva essere lui ad aprirsi “Sai…”cominciò a spiegare.”Magari se qualche volta non lo ritrovo nel letto o..”era impacciato “…o lo perdo da qualche parte almeno ho quello di ricambio.”Zakuro sorrise impercettibilmente”Eh no volpino,c’è qualcos’altro sotto..”pensò,e stette ancora in silenzio,aspettando…sentì un piccolo colpo di tosse.”E poi..se mai dovessi partire all’improvviso..beh
avrai quello come ricordo.” La guardò intensamente,la fiamma nei suoi occhi era sempre più vicina.”Gli ho fatto una magia.Ma non ti dico quale.” lei annuì.”Mi piacciono le sorprese…lo scoprirò.”.E ora Pam con in mano quel laccetto,l’unico legame con il suo amore perduto si ritrovava a pensare “Mi piacciono le sorprese..ma PERCHE’ sei andato via così!?”si sdraiò vestita sul letto,rannicchiandosi in posizione fetale.Guardava il laccetto in mano con un’espressione trasognata,inebetita.”Dove sei Pie?Dove sei?Voglio vederti….” Chiuse gli occhi rivedendo nella sua mente tutte le immagini significative rimaste impresse a fuoco nella sua mente…e non si accorse della luce che cominciò a sprigionarsi dal piccolo oggetto.
 


Torna Su