Intro al Capitolo: No, non
mi sono scordata il Capitolo 4 di Kisshu... lo posterò dopo questo, per non
rovinarvi la "sorpresina"... eh eh eh! ^^
*** 5. Incubi e Sogni ***
~ * ~
By Ichigo
I saw you last night, alone in your dreams |
Ti ho visto, la scorsa notte, solo nei tuoi sogni |
(Alone In Your Dreams (Don't Say Goodbye) by Billy Squier) |
Ichigo si sentì lentamente scivolare fuori dal suo sonno senza sogni.
Le sembrava di aver dormito per un tempo incalcolabile, tanto che la sua
coscienza faticava a riaffiorare.
Desiderava non svegliarsi più… In quel dormiveglia, sentiva una gran pace, come
non le accadeva da molto.
Passò del tempo.
Doveva essersi addormentata di nuovo.
Ebbe l’impulso di tirarsi le lenzuola, profumate di lavanda, sul viso, perché
il chiarore che filtrava dalle tende la infastidiva…
No… se si fosse mossa si sarebbe svegliata del tutto…
Invece voleva sprofondare il quell’oblio ancora per cinque minuti… abbandonata
in quell’abbraccio rassicurante, in quel tepore che sentiva così famigliare…
Affondò il viso nel cuscino.
Però… che strano…
La superficie morbida sui cui era appoggiata si muoveva appena, ad intervalli
regolari, come se la cullasse…
Incerta, aprì a malincuore gli occhi e cercò di mettere a fuoco nella penombra.
La sua camera da letto aveva qualcosa di insolito...
Uhm…?
Prima ancora di riuscire a capire, si accorse che qualcuno respirava piano sul
suo collo.
Alzò lo sguardo, perplessa, e vide Kisshu, addormentato, con la testa poggiata
scomodamente al muro. E lei era stretta tra le sue braccia ed era poggiata
dolcemente contro il suo petto…
“Oh Cavolo…" mormorò incredula.
Sicuramente stava ancora sognando.
Non poteva essere altrimenti.
Da quando lo aveva incontrato, non era la prima volta che quel ragazzo si
insinuava nelle sue fantasticherie notturne… solo che non erano mai stati dei
sogni così… belli…
“Veramente strano…” ripeté guardando il giovane alieno. Non lo aveva mai
osservato davvero attentamente… così da vicino…
Aveva dei lineamenti decisi, asciutti, mentre la pelle pallida e ancora
piuttosto liscia rivelava involontariamente la sua giovane età. Doveva essere
poco più grande di lei… Respirava piano, con la bocca appena socchiusa, mentre
i canini pronunciati premevano un poco sul labbro inferiore.
Senza quell’aria sadica e sfrontata, il suo viso aveva un’espressione così
tranquilla… quasi innocente, sotto le ciocche verdi dei suoi capelli fini…
Passarono alcuni minuti. Ichigo non osò muoversi, finché il ritmo del respiro
che fino a quel momento l’aveva cullata cambiò e si fece meno profondo.
Kisshu si strofinò il viso con una mano, risvegliandosi e si guardò un attimo
attorno disorientato. Poi si voltò verso di lei.
La fissò per alcuni secondi con i grandi occhi dorati, assonnati.
“Che strano sogno che sei, Kisshu…” gli mormorò Ichigo.
Lui la guardò senza capire. “I-io non sono… un sogno…” disse poco convinto.
“Ooooww!” esclamò subito dopo portandosi una mano al collo. “Che brutta idea
che hai avuto Ko-Neko-Chan a dormire sul pavimento!”
Ichigo lo guardò inebetita.
Sembrava stranamente molto reale…
L’alieno sfilò delicatamente il braccio con il quale le cingeva la vita,
lasciandole una fastidiosa sensazione di freddo.
“Mi dispiace” le disse frettolosamente.
Per cosa? Cosa è successo?
“Stanotte ti ho trovato qui per terra addormentata ed eri gelata come un pezzo
di ghiaccio… volevo scaldarti un po’” disse, sembrando quasi imbarazzato,
mentre si massaggiava il collo indolenzito.
“Per terra?”.
Se quello non era un sogno, perché non riusciva a ricordarsi né dov’era né come
ci fosse finita, né, soprattutto, perché stesse dormendo abbracciata a lui?
“Sì, non ricordi nulla?” le domandò lui, accigliato.
Poi, lentamente, i ricordi iniziarono a riaffiorare nella coscienza di Ichigo.
Con gli occhi della mente vide sé stessa trascinarsi in un angolo della stanza
e addormentarsi tra le lacrime…
Non era stato un sogno… era tutto vero… stava vivendo il peggiore dei suoi
incubi!
Guardò di nuovo gli occhi dorati di Kisshu. Le faceva vagamente male la testa…
e tutte quelle emozioni le giungevano stranamente ovattate, come se non fossero
sue…
“Vieni, Ichigo!” disse lui prendendola per un polso e tirandola in piedi “Ti
voglio portare in un posto…”
Lui le avvolse nuovamente la vita con un braccio e la sollevò di mezzo metro,
per teletrasportarla altrove. Ichigo non si oppose, mentre sentiva di nuovo
quella fastidiosa sensazione di vertigine e di stretta allo stomaco.
D’altronde, che altro poteva fare?
~ * ~ *~ * ~ *~ *~ *~ * ~ *~ * ~ *~ * ~ *~ * ~ *~ * ~ *~ * ~ *~ * ~ *~ * ~ *~ * ~ *~ * ~ * ~
Piaciuta la sorpresa????? Spero di sì…
Note: Niente note per questo cap… solo l’autrice che da di testa al pensiero di
risvegliarsi tra le braccia di Ki-chan… @____@